Per alcuni il tempo non lavora. Con alcuni il tempo non riesce a erodere; anzi, pare addirittura agire al contrario. Ma questo accade solo per le anime che, sebbene inconsapevolmente, hanno vinto la vera battaglia con la vita, col passare inesorabile dei minuti, delle ore, dei giorni, dei mesi, degli anni, anche tanti anni. Perché è sempre il meno consapevole che frega il tempo, nel suo ingenuo e limpido progredire passo dopo passo, con l'entusiasmo di chi della vita vuole sentire ogni sapore, toccare ogni attimo, senza risparmio. Solo le grandi anime possono rapire i cuori e incidere su di essi il proprio nome così che ogni ferita, profondissima, non riporti solo dolore ma anche emozione.
Credo che Francesco Alviti sia stata una di queste anime speciali, di quelle che ti dispiace non avere incontrato quando il normale significato del "vivere" era comune a entrambi. Ma l'incontro postumo non è meno carico di importanza, non quando la morte combatte ancora con la vita, perdendo tutte le sue battaglie. Francesco in 20 anni ha costruito tanto, forse più di quanto io riuscirei a fare in tutta la vita e sembra ritornare in questo quell'antico concetto popolare che dice: "coloro che hanno tanta voglia di fare, di scoprire, forse hanno così tanta fretta perché sentono di dovere andare via presto" e, tale progressione terrena di invecchiamento limitata, accomuna spesso le meteore più luminose, le presenze più speciali che anche nell'assenza sembrano non essere mai assenti.
Io potrò vivere anche 100 anni ma la mia vita non sarà mai lunga come quella di Francesco: lui rimarrà sempre sorprendentemente vivo. Io finirò, lui no. Lui sì che è immortale.
venerdì 2 luglio 2010
mercoledì 30 giugno 2010
Rossetto e cioccolato
Ci vuol passione
molta pazienza
sciroppo di lampone
e un filo di incoscienza
ci vuol farina
del proprio sacco
sensualità latina
e un minimo distacco
Si fa così
rossetto e cioccolato
che non mangiarli sarebbe un peccato
Si fa così
si cuoce a fuoco lento
mescolando con sentimento...
Le calze nere, il latte bianco
e già si puo vedere
che piano sta montando
è quasi fatta
zucchero a velo
la gola soddisfatta
e nella stanza il cielo
Si fa così
per cominciare il gioco
e ci si mastica a poco a poco
Si fa così
è tutto apparecchiato per il cuore e per il palato
Sarà bello bellissimo travolgente
lasciarsi vivere totalmente
dolce dolcissimo e sconveniente
coi bei peccati succede sempre
Ci vuole fortuna perché funzioni
i brividi alla schiena
e gli ingredienti buoni
è quasi fatta
zucchero a velo
la gola soddisfatta
e nella stanza il cielo
Si fa così
per cominciare il gioco
e ci si mastica poco a poco
si fa così
è tutto apprecchiato per il cuore e per il palato
Sara bello bellissimo travolgente
lasciarsi vivere totalmente
bello bellissimo e sconveniente
coi bei peccati succede sempre!
domenica 27 giugno 2010
Allo specchio.
http://www.youtube.com/watch?v=YNyN--TqIIs&feature=player_embedded#!
Quando sarò capace di amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno
Quando sarò capace di amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino
Quando sarò capace di amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non sia lontana neanche col pensiero.
Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa...
Quando sarò capace di amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.
Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragione
ma come quando respiro.
Quando sarò capace di amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene
E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.
Quando sarò capace di amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere
Un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.
Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.
Così vorrei amare...
Quando ho ascoltato questa canzone per la prima volta mi sono commossa e l'ho ascoltata ancora, non una volta soltanto.
Mi rimanda a una cosa che non voglio dire e a un sogno che ho sempre fatto, alle idee che ho sempre avuto ma che ho soltanto fumato.
La fragilità dell'uomo bambino non va persa ma accolta, sostenuta, curata, amata.
E' quello che io voglio amare, incondizionatamente, è l'amo a cui il mio cuore indomito abbocca perché non c'è nulla di più straordinario della fragilità di un uomo quando questa accetta di non nascondersi per paura e di essere accompagnata in silenzio, senza forzature né saccenza.
Ma per il resto... sono allo specchio.
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